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L'avvento della tecnologia informatica, se da un lato ha migliorato le condizioni di lavoro, dall'altro ci porta a trascorrere sempre più tempo davanti a un terminale. Assumendo posture sbagliate, su sedute sbagliate.
Di pari passo, si è sviluppata, negli ultimi anni, una tecnologia del riposo. Sedute ergonomiche e sistemi riposo che consentono di prevenire, o almeno di attenuare gli effetti di abitudini posturali errate.
Poniamo una cura particolare nella scelta del nostro pc, dell'automobile, del telefono cellulare, dell'orologio. Tutti oggetti che ci accompagnano quotidianamente. E i parametri di scelta sono la comodità, la facilità di utilizzo, il design, la durata.
Ma si tratta, a ben pensare, di oggetti che usiamo nel corso della giornata, a intervalli e, tranne nel caso dell'auto e del pc, per non più di una media di tre ore al giorno.
Quale è l'oggetto che usiamo per il maggior numero di ore nel corso della giornata? Non ci si pensa subito in effetti: è il nostro materasso e il guanciale.
Durante il sonno, così come il cervello elimina le tossine accumulate durante la giornata, il corpo "dovrebbe" ripristinare i danni che ha subito l'apparato muscolo scheletrico durante una giornata passata in auto e curvi su un pc. "Dovrebbe" perchè il corpo ha un suo peso che grava tutto sulle parti che appoggiano sul materasso e che vengono quindi compresse.
Un materasso troppo morbido, provoca l'affondamento delle parti del corpo più pesanti, e quindi la colonna vertebrale si curva in maniera innaturale. Lo stesso effetto, ma al contrario si ha con un materasso troppo duro. Col risultato finale che i recettori di pressione nelle articolazione e sottocutanei, inviano al cervello continui allarmi costringendoci a cambiare spesso posizione, disturbando e interrompendo la fase di sonno profondo R.E.M. che è quella appunto, durante la quale il cervello si disintossica.
Un materasso composto da un materiale che distribuisca la pressione in modo uniforme, consente di dormire senza essere costretti a continui cambiamenti di posizione, allo scopo di alleviare la pressione sulle articolazioni e sulla schiena.
Il viscolastico a cellule aperte è un materiale naturale nel quale le celle che compongono la schiuma sono aperte e comunicano tra loro. Per cui, quando ci sdraiamo sul materasso, l'aria contenuta nelle celle che subiscono maggior pressione (glutei, talloni, spalle) viene spremuta via e va a rigonfiare le celle dei distretti adiacenti, sottoposti a minor pressione. Ecco che quindi il peso del corpo è distribuito in maniera uniforme, come su un cuscino d'aria. Questo si traduce in miglior qualità del riposo, migliori performances durante la giornata, miglioramento dell'umore e rallentamento di tutti i processi degenerativi a carico dell'apparato viscerale e osteoarticolare, dovuti al naturale invecchiamento e ad abitudini posturali errate.
Un miglior risultato si ottiene abbinando al materasso in viscoleastico, anche un guanciale con le stesse caratteristiche.
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